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Relazioni tra struttura forestale e ricchezza di categorie funzionali di invertebrati in habitat mediterranei

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Nell’ambito del progetto GoProForMed sono state realizzate alcune tesi di laurea per approfondire gli studi sugli habitat target del progetto. Si presenta qui l’abstract della tesi di Elisa Capraseccca dal titolo “Relazioni tra struttura forestale e ricchezza di categorie funzionali di invertebrati in habitat mediterranei" conseguita presso la Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Dipartimento di Biologia Ambientale, della Sapienza Università di Roma.

 

Riassunto

Lo studio analizza le relazioni tra diversità funzionale delle comunità di invertebrati e struttura forestale in habitat mediterranei dominati da Castanea sativa, Quercus ilex, Quercus suber e Pinus nigra. L'indagine si concentra su legno morto a terra e vegetazione del sottobosco per valutare come questi due fattori influenzino l’abbondanza e la ricchezza di categorie funzionali di invertebrati. I dati, raccolti in 11 siti con protocolli standardizzati, includono l’identificazione tassonomica fino al livello di famiglia (o specie ove possibile) e l'attribuzione di categorie funzionali basate sui comportamenti alimentari.
L'analisi utilizza alberi di regressione e modelli lineari generalizzati misti con la ricchezza delle categorie funzionali come variabile risposta.
Per gli invertebrati associati al legno morto, le variabili predittive includono lo stadio di decomposizione e il diametro di quest’ultimo, oltre all'indice di Shannon per classi di decomposizione e numero di frammenti per plot. Per gli invertebrati associati al sottobosco, si considerano l'indice di Shannon delle specie vegetali presenti in quest’ultimo e la copertura degli strati erbaceo, arbustivo e arboreo; all’interno dei modelli, il sito è incluso come effetto random.
I risultati mostrano che la diversità del legno morto a terra (calcolato come indice di Shannon) ha una relazione positiva con la ricchezza delle categorie funzionali associate a quest’ultimo. Riguardo la ricchezza di categorie funzionali associate al sottobosco, emerge una relazione negativa con la copertura erbacea e positiva con la diversità delle specie vegetali dello strato arbustivo. Questi risultati evidenziano quindi come una maggiore eterogeneità di legno morto a terra e di vegetazione arbustiva favorisce categorie funzionali più varie.
Concludendo, mantenere un’elevata diversità del legno morto e del sottobosco è essenziale per preservare la diversità funzionale degli invertebrati nelle foreste mediterranee, contribuendo ad una gestione forestale sostenibile e alla conservazione della biodiversità.

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LIFE21 NAT/IT/101074738

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